A Bruxelles gettate le basi per il Tribunale speciale contro Mosca

Gli esperti legali della Commissione Europea, del Servizio europeo per l'azione esterna, del Consiglio d'Europa, dell'Ucraina e di 37 Stati hanno gettato le basi giuridiche per l'istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'U...

BRUXELLES - Gli esperti legali della Commissione europea, del Servizio europeo per l'azione esterna, del Consiglio d'Europa, dell'Ucraina e di 37 Stati hanno gettato le basi giuridiche per l'istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina. I partecipanti hanno inoltre definito gli elementi chiave della "bozza di Statuto Schuman", il testo giuridico fondamentale che regolerà il funzionamento del Tribunale speciale. Una volta operativo, il Tribunale avrà il potere di chiamare a rispondere i leader politici e militari russi, che sono i maggiori responsabili del crimine di aggressione.

"L'incontro di oggi rappresenta una svolta in un processo continuo volto a garantire la responsabilità per il crimine di aggressione contro l'Ucraina, nonché a sostenere il sistema di giustizia penale internazionale", si legge in una nota diffusa dalla Commissione.

"Nessuno è intoccabile, questo è il messaggio che lanciamo alla Russia", ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. "Quando la Russia ha scelto di lanciare i suoi carri armati oltre i confini dell'Ucraina, violando la Carta delle Nazioni Unite, ha commesso una delle più gravi violazioni: il crimine di aggressione", afferma l'alto diplomatico. "Ora, la giustizia sta arrivando, perché abbiamo gettato le basi legali per un Tribunale speciale", ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il Tribunale speciale sarà istituito da un accordo tra il governo dell'Ucraina e il Consiglio d'Europa. La sua giurisdizione deriverà dall'Ucraina. Il Consiglio d'Europa sarà responsabile della procedura di adozione dei progetti di strumenti giuridici necessari per l'istituzione del Tribunale speciale e della successiva firma.
   

© RIPRODUZIONE RISERVATA