BRUXELLES - I ministri Ue dell'agricoltura hanno raggiunto un accordo per una politica agricola comune in cui almeno il 20% della dotazione nazionale degli aiuti diretti dovrà essere dedicata a incentivi per pratiche agronomiche verdi. "Abbiamo assicurato un buon equilibrio" tra sostenibilità e sicurezza alimentare, ha detto la ministra tedesca Julia Kloeckner in conferenza stampa. Le conclusioni del Consiglio "sono un buon punto di partenza" per il negoziato con la Commissione e l'Europarlamento, ha aggiunto il commissario Ue all'agricoltura Janusz Wojciechowski.
Intanto la plenaria dell'Eurocamera ha approvato nella notte un primo gruppo degli emendamenti presentati sui tre testi della riforma, arrivati a quota 1.942. I primi punti fermi sono arrivati sulle risorse a bilancio per le misure verdi, con almeno il 35% dei fondi per lo sviluppo rurale e almeno il 30% di quelli degli aiuti diretti (contro il 20 dei ministri). Secondo gli eurodeputati i budget nazionali dei pagamenti diretti dovrebbero essere riservati per il 60% al sostegno al reddito, e un 6% dovrebbe essere mirato alle aziende piccole e medie.
I voti nell'Eurocamera continueranno fino alla fine della settimana. Nel complesso, si legge negli emendamenti approvati, il 30% delle risorse (incluso il cofinanziamento nazionale e regionale) dovrebbe andare ad azioni per il clima e biodiversità. L'Europarlamento propone di aumentare le risorse per le emergenze e le crisi rispetto alla proposta della Commissione, con una "riserva" che parte da 400 milioni e potrebbe essere accumulata negli anni fino ad arrivare fino a 1,5 miliardi.
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