BRUXELLES - C'è "il rischio di un clamoroso passo indietro" nella revisione della direttiva Ue sull'acqua potabile, attualmente all'esame dell'Europarlamento. E' quanto afferma l'eurodeputata Eleonora Evi (M5S) che, in vista del voto in commissione ambiente previsto per lunedì 10 settembre a Strasburgo, attacca gli emendamenti presentati dal relatore del provvedimento Michel Dantin (Ppe). Le modifiche al testo, spiega Evi in una nota, "indietreggiano sull'accesso all'acqua e non garantiscono un livello sufficiente di protezione della salute, in particolare per quanto riguarda Pfas (sostanze perfluoro alchiliche, ndr) e interferenti endocrini". "Questa è una battaglia importante anche per il nostro impegno in Italia", aggiunge nella stessa nota la collega Federica Daga, perché "solo se partiamo dall'Europa possiamo limitare il potere delle lobby dei privatizzatori e consentire che l'accesso all'acqua sia veramente garantito a tutti".
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