(ANSA) - ROMA, 1 GIU - La storia vera di un'ossessione digiustizia durata poco meno di trenta anni. Ovvero la vendettaostinata e meticolosa di un padre, André Bamberski (DanielAuteuil), che non ci sta alla morte misteriosa della figliaquattordicenne Kalinka, avvenuta nel 1982. E così per trentaanni cerca di vendicarla tra cause, trasferte all'estero,tribunali e avvocati. E' quello che racconta con ritmo edemozioni 'In nome di mia figlia' di Vincent Garenq nelle saledal 9 giugno con la Good Films. Tutto parte dal Marocco quando Andrè insieme alla moglie Dany(Marie-Josèe Croze) e ai due figli incontrano il dottor DieterKrombach (Sebastian Koch). Dopo un po' nasce una storia d'amoretra Dany e il dottore fino al divorzio tra quest'ultima e André.Dopo circa una anno Kalinka, Kalinka, muore mentre è in vacanzain Germania con madre e patrigno. Una morte misteriosa checomunque la giustizia tedesca liquida senza riscontrare alcunreato, nonostante un'ambigua autopsia che potrebbe far pensare auna violenza.
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