BRUXELLES - Il 2025 è "una prospettiva realistica e possibile" per l'ingresso nell'Unione europea "non solo per i due paesi che attualmente stanno negoziando" (Serbia e Montenegro), "ma anche per gli altri che potrebbero iniziare a negoziare e che, personalmente, desidero che inizino a negoziare da qui a giugno". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue Federica Mogherini al termine del vertice informale degli Esteri a Sofia, dove i ministri dei 28 hanno discusso della strategia europea per l'allargamento nella regione dei Balcani occidentali.
Nel dialogo mediato dall'Unione europea tra Belgrado e Pristina "vedo una chiara determinazione, in particolare da parte dei due presidenti, e sono realisticamente ottimista che si possano ottenere risultati entro la fine del nostro mandato, nel 2019", ha detto l'Alto rappresentante. I presidenti di Serbia e Kosovo, Aleksandar Vucic e Hashim Thaci, si stanno confrontando su "un accordo legalmente valido che affronterebbe la questione della normalizzazione delle relazioni in maniera completa", ha precisato Mogherini, sottolineando come l'eventuale assenso bipartisan comporterebbe "un cambiamento qualitativo nella situazione dell'intera regione".
L'accordo tra Kosovo e Montenegro sulla demarcazione della linea di frontiera fra i due paesi "è un segnale incoraggiante e un passo positivo che accogliamo con favore", ha aggiunto Mogherini dopo la notizia della firma dell'intesa da parte dei presidenti dei due paesi, Hashim Thaci e Filip Vujanovic. "Questo dimostra che si può progredire anche su questioni complicate", ha detto Mogherini, sottolineando che Bruxelles è pronta "a sostenere la piena attuazione dell'accordo".
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