BRUXELLES - "Non ci aspettiamo delusioni dal nuovo governo italiano, perché tutto quanto facciamo al Consiglio Ue, tutte le decisioni che prendiamo, vengono prese nella massima trasparenza e così varrà anche per la prossima proposta legislativa sulla condivisione del rischio". Lo ha detto la presidenza del Consiglio Ue, il ministro delle Finanze bulgaro Vladislav Goranov , rispondendo sul 'pacchetto bancario' approvato stamani all'Ecofin, con l'astensione di Italia e Grecia.
"La buona notizia è che abbiamo superato il momento più difficile e che adesso occorre rispettare i requisiti degli Stati membri che volevano che la condivisione del rischio prevedesse la riduzione del rischio. Adesso possiamo fare rapidi progressi su questa parte del pacchetto bancario sulla condivisione del rischio. Ho l'impressione che per oltre un anno e mezzo non siamo riusciti a fare passi avanti perché mancava il consenso politico".
Tra le novità, l'introduzione del livello minimo di capacità di assorbimento delle perdite (TLAC), che consentirà anche alle banche 'globalmente sistemiche', straniere incluse, di essere risolte senza scossoni al sistema. E viene introdotto un nuovo buffer di liquidità che costringe le banche a finanziare le attività di lungo termine con fonti stabili. Ora si apre il negoziato con il Parlamento Ue.
Il Consiglio Ecofin ha approvato l' 'approccio generale', ovvero la posizione comune che consentirà ora di aprire il negoziato con il Parlamento europeo. Servirà poi un ulteriore passaggio all'Ecofin per approvare le norme definitivamente. Il pacchetto bancario era stato proposto dalla Commissione Ue a novembre 2016, per cercare di sbloccare lo stallo sull'Unione bancaria: Germania e altri si opponevano alla condivisione dei rischi prima della loro ulteriore riduzione, quindi Bruxelles presentò un altro pacchetto in questa direzione. Già allora le banche espressero scetticismo, temendo un inasprimento dei requisiti di capitale. Il nuovo pezzo di regolamentazione bancaria modifica infatti la direttiva sui requisiti di capitale (CRD) e quella che introduce il 'bail in' (BRRD).
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