Europa
Mercoledì 11 Aprile 2018
Brennero: Bruxelles, tir è sfida regionale da affrontare insieme
Bruxelles chiede di continuare riunioni congiunte tra Stati membri e regioni coinvolte per esplorare soluzioni comuni nella gestione del traffico. Salini (Fi) chiede all'Italia di reagire: "Con il blocco dei tir l'Austria snobba l'Ue".
BRUXELLES - "Il problema del traffico pesante attraverso il corridoio del Brennero è una sfida regionale che deve essere affrontata congiuntamente". Così un portavoce della Commissione Ue sul 'numero chiuso' per i tir introdotto unilateralmente dall'Austria. Per questo, sottolinea il portavoce, Bruxelles "valuta con favore riunioni come quella dello scorso 5 febbraio a Monaco di Baviera in cui gli stati membri e le regioni coinvolte si sono riunite per esplorare soluzioni comuni nella gestione del traffico".
All'incontro avevano partecipato i rappresentanti dei ministeri dei trasporti di Germania, Austria e Italia, e rappresentanti delle regioni di Baviera, Tirolo, Sud-Tirolo e Trentino. Su richiesta della commissaria Ue ai trasporti Violeta Bulc l'incontro era tra l'altro stato presieduto da Pat Cox, coordinatore per le reti TEN-T del Corridoio Scandinavo-mediterraneo. In quell'occasione, ricorda il portavoce, "i partecipanti hanno identificato alcune misure a seguire e si sono accordati di incontrarsi nuovamente nelle settimane a venire".
"La decisione unilaterale dell'Austria di limitare il numero dei tir in transito al corridoio del Brennero viola la libertà di circolazione delle merci e contrasta palesemente con la posizione espressa a marzo dalla Commissione Ue nella risposta all'interrogazione che ho presentato all'Europarlamento". E' quanto dichiara l'eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini a seguito della decisione dell'Austria di imporre un 'numero chiuso' dei mezzi pesanti al valico del Brennero.
"Il provvedimento dell'Austria è grave e carico di conseguenze negative per le imprese, e l'immobilismo dell'Italia", sottolinea l'europarlamentare. Per questo, conclude, "di fronte all'ostentata indifferenza austriaca per le regole europee, serve una reazione forte del nostro Paese che solo un governo con pieni poteri può assicurare: per questo dare vita ad un esecutivo in grado di agire con efficacia è della massima priorità".
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