Brexit: cala flusso migranti Ue, crescita più bassa da 2004

LONDRA - Rallenta al livello più basso da 15 anni, sullo sfondo delle incertezze e dei timori della Brexit, la crescita del numero d'immigrati nel Regno Unito provenienti dai Paesi dell'Ue. Lo certificano i dati aggiornati dell'Office for National Statistics britannico, evidenziando al contrario - a compensazione - un incremento record degli arrivi di cittadini extracomunitari e confermando una tendenza già rilevata.

Il saldo attivo complessivo dell'immigrazione sull'isola resta elevato, pari a circa 250.000 persone in più all'anno. Ma l'incremento degli europei, pur proseguendo in cifra assoluta, tocca il livello più basso dal 2004: con il differenziale fra arrivi e partenze calato a +57.000. I ricercatori notano che il trend ha preso piede dal 2016, anno del referendum sulla Brexit, e che il rallentamento riguarda in larga misura gli arrivi dai Paesi dell'est: a cominciare dai polacchi (la comunità straniera più vasta del Regno in assoluto), fra i quali le partenze hanno superato per la prima volta gli arrivi nel 2018. Più o meno stabili invece i flussi dall'Italia e dall'Occidente.

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