BRUXELLES - In vista della Brexit, la Commissione Ue propone di modificare il regolamento sui visti. Questo significa che quando il diritto dell'Ue non si applicherà più nel Regno Unito, in caso di mancato accordo (il 30 marzo 2019), o alla fine del periodo di transizione, i cittadini britannici verranno esentati dall'obbligo del visto, per permanenze brevi nell'Unione. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, chiarendo che l'iniziativa è subordinata al fatto che il Regno Unito faccia altrettanto con cittadini Ue.
Secondo la proposta, i cittadini del Regno Unito non avranno bisogno di un visto quando si recheranno nello spazio Schengen, per brevi soggiorni, fino a 90 giorni, in un periodo di sei mesi. La proposta ora dovrà essere adottata da Eurocamera e Consiglio europeo. La Commissione invita entrambe le istituzioni a compiere rapidi progressi sull'iniziativa, affinché possa essere adottata in tempo utile.
"I negoziati sulla Brexit procedono in modo intenso, e anche se ci sono stati progressi, ancora non ci siamo", ha poi dichiarato Timmermans, dopo l'aggiornamento del capo negoziatore Ue, Michel Barnier, alla riunione dei commissari. Intanto Bruxelles ha intensificato il lavoro di preparazione per la Brexit, e ha delineato un piano d'azione di emergenza in caso di mancato accordo col Regno Unito". In particolare, nelle prossime settimane, la Commissione Ue intensificherà le attività di coordinamento e sostegno ai Paesi dell'Ue-27, organizzando, una serie di seminari su vari argomenti, dai servizi finanziari al trasporto aereo, dal coordinamento della sicurezza sociale ai requisiti sanitari e fitosanitari.
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