STRASBURGO - Il 2017 è stato un anno nero per il cinema in Italia. La vendita di biglietti per il grande schermo è "calata drasticamente", con quasi 15 milioni di spettatori in meno e a farne le spese sembrano essere stati i film nazionali che sono passati dal 28,7% del mercato nel 2016 al 18,3% dell'anno scorso. Sono due dei dati che emergono dal rapporto dell'osservatorio dell'audiovisivo, organo del Consiglio d'Europa, sull'andamento della frequentazione dei cinema.
Secondo il rapporto, che per ora si basa soprattutto su delle stime che saranno confermate o meno tra qualche mese, la caduta del numero di biglietti in Italia sarebbe all'origine del lieve calo, lo 0,7%, registrato a livello europeo tra il 2016 e 2017, che resta comunque secondo l'osservatorio un anno che avvalora l'ipotesi che il mercato "abbia ripreso quota dopo il declino visto tra il 2010 e il 2014".
Il 2017 ha fatto infatti comunque registrare il secondo più alto numero di biglietti venduti in Europa dal 2004. Tra i grandi mercati cinematografici all'interno della Ue, anche la Francia ha visto un calo nella vendita di biglietti, quasi 4 milioni in meno. Mentre Regno Unito e Germania hanno visto aumentarne il numero, rispettivamente di quasi due milioni e mezzo e di un milione e 200 mila. Tra i mercati più piccoli, Polonia, Paesi Bassi, Romania e la Slovacchia hanno fatto registrare vendite record. L'osservatorio infine nota che se pur provvisori i dati sembrano suggerire che come già successo nel 2016, anche l'anno scorso nessun film ha totalizzato oltre 30 milioni di spettatori.
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