BRUXELLES - Ha preso il via la plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR) che inaugura il mandato 2020-2025, la prima senza i membri britannici. Con l'addio del Regno unito all'Ue, i seggi dell'organo consultivo che rappresenta a Bruxelles gli enti locali e regionali europei calano così da 350 a 329.
Quella che si è aperta oggi è anche la plenaria del CdR che battezza la nascita del nuovo gruppo dei Verdi, che conta 12 membri. La maggioranza dell'aula resta però ancora saldamente nelle mani di popolari (110) e socialisti (90 seggi). A completare l'emiciclo ci sono poi i liberali di Renew Europe (46), i conservatori e riformisti - Ecr (24) e l'Alleanza europea (13).
Domani il CdR eleggerà il suo nuovo presidente che, come da prassi, sarà espressione di uno dei due maggiori partiti, Ppe e Pse. A metà mandato, il presidente passerà il testimone al suo vice che ne prenderà il posto, garantendo l'alternanza fra popolari e socialisti. Il Ppe ha candidato il governatore della regione greca della Macedonia centrale, Apostolos Tzitzikostas, che quindi, salvo sorprese, domani diventerà il nuovo presidente del CdR. Il primo vicepresidente sarà invece il candidato del Pse, il governatore delle isole Azzorre Vasco Cordeiro.
La delegazione italiana è composta da 24 membri titolari e 24 supplenti. Ne fanno parte 11 governatori regionali e i sindaci di alcune grandi città come Roma, Bologna e Catania.
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