BRUXELLES - Semplificare sia a livello normativo che gestionale, e rendere più efficienti ed efficaci i controlli. Queste le parole d'ordine del documento di riflessione sulla politica di coesione per il post 2020 elaborato dalla Corte dei conti europea. "Nel corso degli anni, l'attuazione della politica di coesione è divenuta eccessivamente complessa, malgrado gli sforzi profusi dalla Commissione europea", ha dichiarato Ladislav Balko, il membro della Corte responsabile del documento, "la necessità di ulteriori semplificazioni dopo il 2020 è riconosciuta, ma occorre fare chiarezza sugli obiettivi della semplificazione e sul modo di realizzarla".
La struttura esistente, ad esempio, riguarda oltre 390 programmi operativi e circa 1.400 autorità incaricate di gestirli e controllarli. "Tale assetto crea un'inutile complessità e ostacola l'attuazione efficiente della politica di coesione" scrive la Corte, che consiglia anche un miglior uso della tecnologia per risparmiare ed evitare sovrapposizioni normative. La Commissione Ue presenterà domani le proprie proposte legislative per il futuro della politica di coesione.
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