Corte Strasburgo pone limiti a campagne anti aborto

STRASBURGO - C'è un limite agli argomenti che gli anti abortisti possono usare per difendere la propria causa. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani in una sentenza, in cui afferma che il divieto imposto dai tribunali tedeschi ad un attivista di pubblicare su internet e sui volantini affermazioni in cui si equiparava l'intervento dei medici ad un 'omicidio aggravato' o alle atrocità sofferte dagli ebrei nei campi nazisti, non ha violato il suo diritto alla libertà d'espressione. I giudici di Strasburgo evidenziano che i tribunali tedeschi hanno valutato minuziosamente le accuse rivolte all'attivista da 4 medici, il materiale pubblicato da quest'ultimo e infine hanno ben bilanciato gli interessi divergenti dei dottori e quello dell'anti abortista. 

 

La Corte di Strasburgo rileva che la decisione dei tribunali nazionali è stata fondata in particolare sul fatto che le accuse fatte dall'attivista nei confronti dei medici non solo erano molto serie ma avrebbero potuto incitare all'odio e alla violenza.

 

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