(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Va detto che Rocky Balboa (SylvesterStallone) è ancora più grande senza guantoni e anche quando èvecchio, malato di cancro e con voglia di paternità come apparein 'Creed. Nato per combattere', ultimo atto della saga delpugile, in sala dal 14 gennaio con la Warner. Eppure il film, afirma di Ryan Coogler, che ha appena regalato a Sly un GoldenGlobe, non rinuncia a nessuno degli affidabili cliché dellaserie. Ovvero il pugile che vuole farcela, gli allenamenti conle galline da rincorrere, il grande campione in ritiro esoprattutto i tanti pugni da prendere, nella prima parte delmatch, e poi il riscatto finale. All'ultimo minuto. Tutte cose acui i fedelissimi del pugile di origine italiana sono da sempreabituati. Questa volta a picchiare duro è Adonis Johnson (Michael B.Jordan), figlio illegittimo e, inizialmente ignaro, delleggendario Apollo Creed, il più grande avversario di RockyBalboa che gli farà da allenatore e da padre.
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