(ANSA) - ANCONA, 19 AGO - ''Un dibattito sul sesso degliangeli''. Asmae Dachan, giornalista italo-siriana di religionemusulmana, non vorrebbe parlare del burkini ma del suo Paesesotto le bombe. Poi però accetta di rispondere ad alcune domandedell'ANSA sul velo e il corpo delle donne, un tema che dividel'opinione pubblica e le scelte dei governi europei. Sulburkini, osserva Dachan, 40 anni, nata ad Ancona da genitorisiriani ''vedo una lettura completamente distorta: non si dàvoce a milioni di donne che in tutto il mondo lo scelgono perfede, tradizione o cultura. Non certo perché vittime di unmaschio-padrone, di un Barbablù islamico''. ''Se vivessi inIran, in Arabia Saudita o in Afghanistan - spiega - sarei laprima a scendere in piazza contro l'imposizione del velointegrale''. Ma ''in un mondo di persone libere di esprimersi,dove possono convivere suore e spiagge per nudisti, donne sikhvelate ed ebree ortodosse coperte, la libertà è ben altro dallascelta fra bikini e burkini''.
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