Dichiarazione dell'Eurogruppo: "La posizione fiscale sarà restrittiva nel 2025"

BRUXELLES - I venti ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno concordato che l' "attuazione del quadro di governance rivisto porterà a una posizione fiscale restrittiva per l'area dell'euro nel suo complesso nel 2025". Emerge da una dichiarazione dell'Eurogruppo. "Un consolidamento fiscale graduale e sostenuto nell'area dell'euro continua a essere necessario in futuro, data la necessità di ridurre gli elevati livelli di deficit e debito", affermano tra l'altro. "Ci impegniamo a rafforzare i nostri sforzi per migliorare l'efficacia, la qualità e la composizione della spesa pubblica", si legge.

"I rischi per le prospettive economiche rimangono orientati al ribasso, in un contesto esterno ancora difficile", affermano tra l'altro i ministri dell'Eurogruppo. Nella zona dell'euro "la posizione fiscale è destinata a diventare restrittiva nel 2024, anche perché le misure di sostegno energetico vengono smantellate" pur preservando gli investimenti. Per il 2025 è previsto che il disavanzo pubblico nell'area dell'euro scenderà al 2,8% del Pil, mentre il debito pubblico è visto al 90% del Pil nel periodo 2023-2025.

"Dopo l'entrata in vigore del quadro riformato di governance economica il 30 aprile 2024, dobbiamo garantirne un'attuazione rapida e coerente, per promuovere finanze pubbliche sane e sostenibili, una crescita sostenibile e inclusiva e la resilienza attraverso riforme e investimenti e prevenire deficit pubblici eccessivi. Stiamo attualmente preparando piani fiscali-strutturali nazionali a medio termine in linea con il quadro rivisto, basandoci sulle linee guida della Commissione", affermano dall'Eurogruppo.

I piani, la cui presentazione è prevista per l'autunno 2024, saranno valutati dalla Commissione e dovranno essere approvati dal Consiglio. Essi integrano percorsi di spesa netta specifici per Paese con una serie di riforme e investimenti che soddisfano i criteri stabiliti nella legislazione. "Ove applicabile, i piani approvati dal Consiglio garantiranno la coerenza con la procedura per i disavanzi eccessivi", si legge nel documento. Quanto all'attesa che il nuovo Patto "porterà a una posizione fiscale restrittiva per l'area dell'euro nel suo complesso nel 2025", per l'Eurogruppo "è appropriato alla luce delle prospettive macroeconomiche, che si risponda alla necessità di continuare a migliorare la sostenibilità fiscale e di sostenere l'attuale processo disinflazionistico".

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