(ANSA) - TORINO, 4 MAG - "Per quarant'anni la RegionePiemonte ha rimborsato pranzi, caffè, cappuccini e cannoli senzache nessuno battesse ciglio": si sono aperti così, oggi intribunale a Torino, gli interventi delle difese al processo perle spese folli dei consiglieri regionali. Sui 25 imputatigravano altrettante richieste di condanna, la più alta dellequali è a 4 anni e 4 mesi di carcere. Gli avvocati puntano a sostenere la correttezza delcomportamento dei consiglieri, ma anche la loro buona fede."Nessun gruppo consiliare - ha affermato uno dei legali - avevaun regolamento interno. E non era nemmeno tenuto a conservaregli scontrini. Come si poteva, in queste condizioni, imporre alsingolo consigliere di distinguere fra spesa rimborsabile e nonrimborsabile?".
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