BRUXELLES - Una web tax europea è necessaria perché "i giganti del web non siano al di sopra della legge", ma "soggetti alle stesse regole previste per le altre imprese". Così il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, intervenendo alla conferenza di alto livello sul futuro dell'economia digitale nell'Ue.
Il presidente dell'Eurocamera ambisce a una tassazione per le piattaforme del web "dove creano valore", che "consentirebbe di aumentare notevolmente il bilancio Ue senza gravare sui cittadini". "Quando alcuni Stati offrono condizioni irrisorie e inique a multinazionali e giganti del web per attirarli sul proprio territorio - ha aggiunto - di fatto danneggiano tutta l'Unione".
Una web tax europea funzionerebbe "un po' come faceva Robin Hood, togliere ai ricchi per dare ai meno ricchi, e siccome i giganti del web sono molto ricchi, è bene che comincino a pagare le tasse, come tutte le altre imprese", ha ribadito poi il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, parlando a margine della conferenza. Una regolamentazione anche in campo fiscale per le multinazionali del web "deve essere inserita nel prossimo bilancio dell'Ue", "altrimenti daremmo adito a una concorrenza sleale che colpirebbe televisioni, giornali, industria culturale e industria cinematografica europea", ha sottolineato Tajani. "Quando si opera in Europa bisogna pagare le tasse e, sulla questione del web, bisogna pagare ovunque si abbia la sede perché ci sono delle regole che vanno rispettate", ha aggiunto il presidente dell'Eurocamera, puntando quindi il dito sui Paesi Ue "che ospitano i giganti del web": "sbagliano - ha detto - perché traggono un profitto momentaneo, secondo me anche limitato, e non aiutano il resto dell'Ue".
La politica ha "il dovere di vigilare per evitare abusi", ha proseguito Tajani, sottolineando come lo scandalo Facebook-Cambridge Analytica abbia comunque evidenziato che "l'Ue è all'avanguardia in materia di rispetto della privacy". Sull'invito rivolto al ceo del social network di Menlo Park a riferire sullo scandalo Facebook-Cambridge Analytica davanti alla plenaria del Pe a Strasburgo, Tajani ha confermato che "ci sono delle trattative in corso": "vediamo quale sarà la risposta" di Facebook", ha detto, "mi auguro che si possa avere in qualche modo Mark Zuckerberg al Parlamento europeo per capire cosa è successo ed evitare che si commettano gli errori commessi in passato, soprattutto in vista delle elezioni europee del 2019".
"Facebook ci ha dato la disponibilità di avere un vicepresidente subito in occasione della sessione plenaria di Strasburgo" di aprile, ha precisato Tajani, ma "data la portata la vicenda preferiamo avere direttamente Zuckerberg".
Completare il mercato unico digitale deve essere "un obiettivo di questa legislatura", ha aggiunto Tajani, con "regole per garantire un alto livello di protezione dei dati personali e i diritti digitali di cittadini e imprese".
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