BRUXELLES - Più flessibilità per aprire siti internet con il dominio .eu, rendendo possibile farlo anche fuori dall'Europa. E' quanto propone la Commissione Ue, che ha aggiornato le regole per la loro registrazione rendendola possibile anche per quei cittadini con passaporto Ue o dell'area economica europea (quindi anche Islanda, Norvegia e Liechtenstein) che risiedono al di fuori del territorio europeo.
Finora, infatti, la registrazione del dominio .eu era strettamente legata alla residenza in Paesi europei. Bruxelles lancia inoltre un Consiglio ad hoc per una migliore gestione della governance del dominio. La Commissione ha anche presentato nuove linee guida per le autorità garanti delle tlc nazionali su come valutare il potere di mercato degli operatori, eventuali concentrazioni e pratiche anticoncorrenziali alla luce dei cambiamenti apportati al settore dalla nuova realtà digitale.
Per la prima volta vengono infatti inclusi anche i fornitori di servizi online che hanno cominciato a offrire servizi via internet, gli abbonamenti 'tutto incluso' internet-tv-telefonia, la pressione concorrenziale dei servizi via cavo così come la transizione in alcuni mercati nazionali da monopoli a oligopoli. L'obiettivo delle indicazioni di Bruxelles è fornire alle autorità garanti nazionali gli strumenti per delineare in modo corretto gli sviluppi del mercato nelle comunicazioni elettroniche e individuare correttamente il reale potere di mercato dei diversi operatori.
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