Elettricità: Starace, impegno industria Ue per transizione

l settore elettrico europeo riconferma la sua forte determinazione per una "transizione" energetica che sia 'carbon-neutral' prima del 2050. E' l'impegno presentato a Bruxelles dal presidente di Eurelectric e ad di Enel, Starace.

BRUXELLES - Il settore elettrico europeo riconferma la sua forte determinazione per una "transizione" energetica che sia 'carbon-neutral' prima del 2050. E' l'impegno presentato a Bruxelles dal presidente di Eurelectric e ad di Enel Francesco Starace al vicepresidente della Commissione Ue per l'Unione dell'energia Maros Sefcovic. "Transizione è la parola chiave", ha sottolineato Starace alla guida dell'associazione che raggruppa le utilities europee dell'elettricità, "con questa visione il nostro settore riafferma il suo impegno a guidare la transizione verso un futuro dell'energia europea pienamente sostenibile e al contempo a offrire valore ai consumatori e alla società nel suo insieme".

 

Cinque sono gli impegni presi da Starace a nome del settore elettrico. Primo, investire in soluzioni "pulite" e che aiutino la transizione, ridurre le emissioni e arrivare ad essere "neutrali" a livello di CO2 "ben prima" del 2050. Secondo, trasformare il sistema energetico per renderlo più reattivo e resistente, aumentando l'uso di rinnovabili e digitalizzazione. Terzo, accelerare la transizione in altri settori economici offrendo soluzioni elettriche competitive come strumento di trasformazione di mobilità, riscaldamento, attività industriali e residenziali. Quarto, integrare la sostenibilità in tutte le parti della catena del valore e, infine, innovare per scoprire nuovi modelli di business e tecnologie di svolta indispensabili per consentire all'industria di guidare questa transizione.

 

Per raggiungere questi obiettivi, però, ha sottolineato l'ad di Enel, "avremo bisogno del sostegno dei decisori politici per creare un ambiente stabile per gli investimenti a lungo termine". Un obiettivo, questo, ha assicurato il vicepresidente della Commissione Ue, perseguito con i provvedimenti legislativi per l'Unione dell'energia. "Se vogliamo che l'accordo di Parigi abbia successo, dobbiamo cambiare marcia", ha riconosciuto Sefcovic, accogliendo "con favore la "visione chiara" di Eurelectric in quanto "il settore elettrico non è solo colpito da questi continui cambiamenti 'tettonici', ma è anche il loro pilota e facilitatore".

 

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