BRUXELLES - Si complica la vicenda sulla sede dell’agenzia dell’Ema che Amsterdam ospiterà a seguito della Brexit dopo le rivelazioni di un giornale olandese in base alle quali una delle due società in gara per la costruzione della nuova sede dell’agenzia “si è ritirata dall’appalto”.
“Chiederemo all’Olanda informazioni in merito”, ha affermato all’ANSA, Giovanni La Via, capo delegazione della missione di europarlamentari che lo scorso 22 febbraio si è recata nella capitale olandese per un sopralluogo per visionare gli edifici temporanei e definitivi messi a disposizione dai Paesi Bassi.
“Domani noi europarlamentari approveremo il verbale della visita ad Amsterdam nel corso della quale ci era stato assicurato dalle autorità olandesi che erano rimaste due imprese - ha proseguito La Via - e successivamente faremo tutti i commenti”.
L’europarlamentare ha poi aggiunto che “domani vedremo le posizioni dei vari gruppi, sia il Ppe che il S&D avranno dei gruppi di lavoro, e vedremo che accadrà”. Nei giorni scorso il quotidiano Het Parool aveva scritto che “una delle due imprese in gara si è ritirata dall’appalto per il Vivaldi Building”, sede definitiva dell’Ema, per “i tempi troppo stretti”, già diversi giorni prima della missione del Pe. Ma tutto questo non è stato comunicato agli europarlamentari. Il Vivaldi deve essere consegnato a novembre 2019.
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