Europa
Giovedì 19 Aprile 2018
Emissioni auto: ok Pe a nuove norme Ue contro ulteriori frodi
Il Parlamento ha approvato oggi in via definitiva una vigilanza europea più rigorosa sull'omologazione delle auto per garantire che le norme siano applicate in modo uniforme nell'Ue. Saranno applicabili dal 1 settembre 2020.
STRASBURGO - Il Parlamento ha approvato oggi in via definitiva una vigilanza europea più rigorosa sull'omologazione delle auto per garantire che le norme siano applicate in modo uniforme nell'Ue. Il regolamento, approvato con 547 voti in favore, 83 voti contrari e 16 astensioni, dovrà essere ora formalmente approvato dall'altro co-legislatore, il Consiglio dell'Ue, dopodiché le nuove regole saranno applicabili dal 1 settembre 2020.
Il nuovo regolamento mira a rafforzare l'indipendenza dei controlli e a prevenire i conflitti di interesse, facendo chiarezza sulle responsabilità delle autorità nazionali di omologazione, dei centri di test e degli organismi di vigilanza del mercato.
In base al testo approvato ogni paese Ue dovrà effettuare un numero minimo di controlli sulle autovetture ogni anno, ossia almeno uno ogni 40000 nuovi veicoli immatricolati in uno Stato membro e almeno il 20% dei test dovranno riguardare le emissioni. Per i Paesi con un basso numero di immatricolazioni, dovranno essere effettuati un minimo di cinque controlli l'anno in totale.
La Commissione europea potrà inoltre effettuare controlli e ispezioni sui veicoli per verificarne la conformità e potrà infliggere sanzioni amministrative fino a 30.000 euro per ogni veicolo non conforme.
Inoltre le nuove norme introducono un nuovo regime di controlli per garantire che le automobili rimangano entro i limiti di emissione per tutto il loro ciclo di vita. I centri di prova (i cosiddetti 'servizi tecnici') saranno sottoposti a revisioni regolari e indipendenti.
I proprietari di automobili saranno rimborsati qualora dovessero essere obbligati a effettuare riparazioni sui propri veicoli, in caso di non rispetto delle norme, a meno che il costruttore non ne decida il ritiro. Le officine indipendenti avranno accesso alle informazioni relative ai veicoli per poter competere con i concessionari e contribuire alla riduzione dei prezzi.
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