Europa
Mercoledì 18 Settembre 2024
Fitto vede Gentiloni: "Utile lo scambio sulla nuova Commissione"
Incontro a Bruxelles "sulle prossime sfide dell'Europa"
ROMA - "Ho incontrato stamattina a Bruxelles il commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni, abbiamo avuto un utile e approfondito scambio di opinioni sulle prossime sfide dell'Unione Europea e sull'avvio della nuova Commissione". Così Raffaele Fitto in un messaggio sui social.
Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, è a Bruxelles per i primi incontri dopo essere stato designato vicepresidente esecutivo nella nuova squadra di Ursula von der Leyen. Alle 16 il ministro parteciperà al ricevimento a Palazzo Berlaymont organizzato dalla presidente von der Leyen per i nuovi commissari designati.
Un alto funzionario della Commissione europea chiamato a commentare le lettere di incarico trasmesse a Raffaele Fitto dalla presidente della Commissione, ha detto che il vice presidente esecutivo designato si occuperà del Pnrr insieme al commissario per l'Economia e la Produttività, Valdis Domrbovskis. "Non è inusuale avere due persone al comando di un dossier, la logica è che il Pnrr è un file molto complicato", ha affermato.
L'incontro dei commissari designati con la presidente Ursula von der Leyen "è stato molto positivo", ha scritto Fitto su X pubblicando la foto di gruppo con von der Leyen e la sua nuova squadra. "Ci vedremo molte volte", ha detto senza rilasciare altre dichiarazioni ai giornalisti che lo aspettavano al termine dell'incontro.
Il puglliese avrà a che fare con il tesoretto di quasi 378 miliardi di euro da impiegare tra il 2021 e il 2027 per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale e correggere gli squilibri tra Paesi e Regioni. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha affidato a Fitto la regia della politica di Coesione arrivata ormai al giro di boa del settennato del bilancio Ue e con l'esecutivo europeo che già pensa a come riformarla per il prossimo ciclo 2028-2034. Per l'attuale esercizio finanziario la politica di coesione stanzia 378,2 miliardi di euro. L'Italia è seconda solo alla Polonia in termini di risorse: 43,1 miliardi di euro sono i fondi strutturali e di investimento che arrivano da Bruxelles, che con il co-finanziamento nazionale raggiungono quota 75,3 miliardi.
A indirizzare le risorse della politica di coesione sono la Commissione Ue e le autorità nazionali insieme, attraverso la sottoscrizione di accordi di partenariato. L'ultima intesa siglata tra Roma e Bruxelles è datata luglio 2022. Nel quadro di questa responsabilità condivisa, Bruxelles negozia e approva i programmi di spesa proposti dai Paesi e dalle regioni, che vengono poi realizzati attraverso la collaborazione fra autorità nazionali e territoriali. Se i Paesi ricevono le risorse del Pnrr soltanto una volta superati i taget e i milestone concordati con Bruxelles, quelle legate alla coesione funzionano diversamente: le autorità di gestione ricevono i fondi strutturali solo in forma di rimborso dopo aver certificato la spesa già avvenuta sul territorio. La politica di coesione viene attuata attraverso fondi specifici: il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr); il Fondo di coesione (Fc); il Fondo sociale europeo plus (Fse+) e il Fondo per una transizione giusta (Jtf).
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