(ANSA) - PALERMO, 16 SET - "Ci è stata offerta una cifra diun milione e 200 mila dollari. A luglio i nostri legali hannoincontrato a Roma un rappresentante del governo americano e cihanno proposto questa somma, che abbiamo accettato. Obama hamantenuto l'impegno assunto pubblicamente quando è stata resanota la notizia della morte di mio fratello". Lo dice Daniele LoPorto, fratello di Giovanni il cooperante rimasto ucciso nelgennaio del 2012 in un raid americano al confine tra il Pakistane l' Afghanistan. Ma la famiglia del cooperante ucciso, che vivea Palermo nel popoloso quartiere di Brancaccio, non nasconde lapropria amarezza per la vicenda. "Oltre il danno anche la beffa,ci è stata proposta una donazione non un risarcimento. E suquella somma abbiamo pagato pure le tasse allo Stato italiano"puntualizza Daniele Lo Porto aggiungendo che la famiglia"continua a chiedere verità sulla vicenda. Vogliamo sapere -sottolinea - cosa è successo".
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