(ANSA) - MILANO, 5 LUG - Giuseppe Pellicanò, il pubblicitarioin carcere con l'accusa di strage per l'esplosione dellapalazzina di via Brioschi a Milano, nella quale il 12 giugnoscorso sono morti l'ex compagna Micaela Masella e i giovanifidanzati marchigiani Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi,potrebbe "ancora" indirizzare "la sua rabbia" verso le due"figlie" di 7 e 11 anni, ricoverate per gravi ustioni e "giàvittime della cieca violenza del padre". Lo sottolinea il gipGiusy Barbara nell'ordinanza di custodia cautelare emessa ieri asuo carico. Il giudice evidenzia un pericolo "quanto mai concreto edattuale" di reiterazione del reato parlando anche degli"inquietanti episodi vandalici" di cui il nuovo compagno delladonna era rimasto "vittima" prima della strage. Nell'ordinanzaviene riportato il verbale di interrogatorio. Pellicanò haricordato davanti al gip di essersi svegliato quella mattina "inuno stato che definirei di euforia ebete" per gli psicofarmaci edi aver "svitato" il tubo del gas della cucina.
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