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(ANSA) - ROMA, 10 MAR - È un itinerario dal duplice sguardo,personale e collettivo, quello che il regista israeliano AmosGitai propone nella mostra-installazione "Chronicle of anassassination foretold", per raccontare il destino di un uomo,Itzhak Rabin, e con esso quello di tutto un popolo. Allestito alMaxxi dall'11/3 al 5/6 e a cura di Hou Hanru con Anne Palopoli,il progetto parte dall'ultimo film di Gitai, "Rabin, the lastday", per poi evolversi in una narrazione più complessa:ripercorrendo ciò che accadde il 4 novembre 1995, quando 3proiettili uccisero Rabin al termine di una manifestazione dipace a Tel Aviv, il regista allarga lo sguardo per relazionarequesto "assassinio annunciato" (come recita il titolo dellamostra) a un conflitto che ancora oggi coinvolge Oriente eOccidente, in un intreccio di simboli politici e religiosi.
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