(ANSA) - BARI, 09 MAR - Il Tribunale civile di Bari hacondannato la presidenza del Consiglio dei ministri e iministeri dell'Interno e delle Finanze a restituire ad unlavoratore migrante, che aveva fatto ricorso attraverso la Cgil,le tasse pagate dal 2012 al 2015 per ottenere il permesso disoggiorno e per il successivo rinnovo, pari a 440 euro più speselegali. La tassa, di importo variabile fra 80 e 200 euro, erastata introdotta con decreto legge nel 2011. Il patronato Inca Cgil e la Cgil Nazionale, ritenendola"ingiusta, sproporzionata ed in aperta contraddizione con lefinalità di integrazione e di accesso ai diritti previsti dallenorme comunitarie", avevano presentato ricorso alla Corte diGiustizia europea, che nel settembre 2015 aveva stabilito che latassa era illegittima. Nell'ottobre scorso anche il Consiglio diStato ha definitivamente stabilito l'annullamento della tassache oggi non è più richiesta. La sentenza del tribunale di bariè tra le prime in Italia.
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