ROMA - Il "piano B" di uscita dall'euro attribuito nelle scorse ore a Paolo Savona, possibile ministro dell'Economia e ora responsabile delle Politiche comunitarie del governo, "sembra confermare i peggiori timori dei tedeschi". Lo scrive Daniel Gros, direttore del Center for European Policy Studies (Ceps), in un paper diffuso dall'istituto di ricerca economica tedesco Ifo.
Secondo il responsabile del think tank di Bruxelles "quello che è particolarmente sorprendente è l'aperta intenzione di scaricarlo sul resto del mondo, in particolare sui partner dell'Eurozona". Il "piano B", secondo Gros, "non solo mira all'uscita dell'Italia dall'euro, ma anche a una massiccia svalutazione della nuova lira e a un taglio di circa il 50% del debito italiano" che riguarderebbe "non solo il debito pubblico, ma anche "il debito delle riserve ufficiali" nel sistema Target 2", mentre al contempo "gli italiani ricchi avrebbero la possibilità di mantenere i loro euro all'estero senza tasse".
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