(ANSA) - POTENZA, 17 APR - La cerimonia svoltasi il 29gennaio 2015 quando Roberto Camerini, appena promosso ammiragliodi divisione, lasciava il comando in Sicilia per andare allaSpezia, concluse "con successo" un lungo periodo di attività del"clan" individuato nell'inchiesta sul petrolio in Basilicata,che non sopportava la presenza dello stesso alto ufficiale dellaMarina ad Augusta (Siracusa). Dagli atti dell'inchiesta,condotta dalla Squadra mobile di Potenza, emerge che, persbarazzarsi di Camerini e mandarlo "in un posto innocuo",l'imprenditore Gianluca Gemelli e gli altri presunti componentidel "quartierino" seguirono alla fine la tradizionale strada del"promoveatur ut amoveatur" cioè di far promuovere Camerini daammiraglio ad ammiraglio di divisione per trasferirlo lontano daAugusta e quindi dagli interessi del "clan".
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