BRUXELLES - Sviluppo sostenibile, promozione della pace, cultura e giovani: sono le quattro priorità che Luca Jahier ha scelto per il suo mandato di due anni e mezzo alla guida del Comitato economico e sociale europeo (Cese), l'istituzione Ue che rappresenta a Bruxelles la società civile organizzata. Un programma che Jahier ha voluto riassumere oggi durante il suo discorso d'insediamento con il termine "rEUnaissance", gioco di parole fra l'acronimo inglese di Unione europea (EU) e la traduzione francese di 'Rinascimento'.
"L'Europa ha bisogno di un nuovo Rinascimento, un processo storico fantastico che ha messo insieme cultura, scienza, arte di governo e lavoro", ha dichiarato Jahier. "Questo movimento positivo può portare a un vero cambiamento", ha aggiunto, in un periodo in cui "stanno emergendo antisemitismo, razzismo, terrorismo e protezionismo", perché "è la prima volta dalla fine della Seconda Guerra Mondiale che esiste una minaccia chiara ai valori fondamentali dell'Ue".
La presidenza di Jahier avrà un occhio di riguardo anche per la parità di genere. Sono donne le due vicepresidenti, la spagnola Isabel Cano Aguilar e la bulgara Milena Angelova (la prima con delega al bilancio), così come la maggior parte dei membri del gabinetto del neopresidente, che quest'anno avvierà le celebrazioni per il 60mo anniversario del Cese. Torinese classe 1962, Jahier è tra i fondatori del Forum italiano del terzo settore e già esponente dell'Acli. Membro del Cese dal 2002, dal 2011 è stato presidente per tre mandati consecutivi del gruppo 'Attività diverse', che riunisce rappresentanti di organizzazioni che vanno dagli agricoltori alle ong ambientaliste, dai disabili al mondo del volontariato.
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