(ANSA) - ROMA, 17 MAR - Non solo "dolore", ma anchel'"umiliazione di formali ossequi": Luciana Alpi, madre diIlaria, la giornalista uccisa in Somalia il 20 marzo 1994, gettala spugna e annuncia: "Ho deciso di astenermi d'ora in avantidal frequentare uffici giudiziari e dal promuovere nuoveiniziative. Non verrà però meno la mia vigilanza contro ognialtro tentativo di occultamento". "Con il cuore pieno di amarezza, come cittadina e come madre- dice Luciana Alpi - ho dovuto assistere alla prova diincapacità data, senza vergogna, per ben ventitré anni dallaGiustizia italiana e dai suoi responsabili, davanti allaspietata esecuzione di mia figlia Ilaria e del suo collega MiranHrovatin. "Non posso tollerare ulteriormente il tormento diun'attesa che non mi è consentita né dall'età né dalla salute.Per questo motivo ho deciso di astenermi d'ora in avanti dalfrequentare uffici giudiziari e dal promuovere nuove iniziative.Non verrà però meno la mia vigilanza contro ogni altro tentativodi occultamento".
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