BRUXELLES - Produzione europea di cereali in ripresa (+8%) nel 2019, a eccezione del mais, rispetto al raccolto 2018. Balzo in avanti del 20% dell'export di carne suina verso la Cina, la cui domanda continuerà. Recupero della produzione di olio d'oliva in Italia, Grecia e Portogallo, per un raccolto europeo di 2,1 milioni di tonnellate e un export in salita del 7%, rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Ma anche perdita del 5% - "a causa dei prezzi bassi" - dell'area coltivata in Europa a barbabietola da zucchero. Questi sono alcuni dei risultati dell'ultimo rapporto sulle prospettive a breve termine per i mercati agricoli in Europa, pubblicato dalla Commissione europea.
Un rapporto che presenta più segnali positivi e alcuni negativi. Quest'anno, a esempio, è in leggera ripresa la produzione di latte e nel complesso, le esportazioni di prodotti lattiero caseari dovrebbero aumentare del 5 per cento. In rialzo, sempre secondo il rapporto Ue, la produzione di pesche e nettarine (+4%) rispetto allo scorso anno, per complessive 4,1 milioni di tonnellate. Analogamente, si attende una produzione totale di pomodori di 16,8 milioni di tonnellate, il 4% in più rispetto al 2018. L'aumento è guidato dalla crescita del 6% del prodotto destinato alla trasformazione, molto richiesto (+33) sui mercati mondiali. Dati positivi anche per la produzione di pollame che continuerà a crescere, con un aumento del 2,5 per cento. Al contrario, le avverse condizioni meteorologiche hanno contribuito alla caduta (a 29,7 milioni di tonnellate) della produzione di semi oleosi in Europa, ossia al minimo rispetto agli ultimi di 7 anni.
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