
Europa
Lunedì 07 Aprile 2025
Industrie acciaio in Ue: "Bene von der Leyen, ma le tutele siano immediate"
BRUXELLES - L'industria siderurgica europea accoglie "con favore l'iniziativa della presidente della Commissione e la sua comprensione della necessità di agire con urgenza nel contesto attuale", chiedendo tuttavia che le nuove "misure di salvaguardia" per il settore arrivino "il prima possibile, non nel terzo trimestre" dell'anno. Lo riferisce Eurofer, l'associazione che riunisce le maggiori aziende Ue del comparto, a seguito dell'incontro con Ursula von der Leyen definito "positivo".
"Le contromisure sull'acciaio e sui derivati dell'acciaio non aiutano i produttori europei" e, "invece di un'escalation, l'Unione europea dovrebbe implementare il piano d'azione per l'acciaio e i metalli senza indugio", evidenzia l'industria in una nota, avvertendo che "l'impatto dei dazi statunitensi sarà probabilmente enorme" e minaccia "3,8 milioni di tonnellate di esportazioni europee" oltreoceano.
Le imprese chiedono inoltre di promuovere il 'Made in Europe' nelle grandi opere pubbliche e nei comparti strategici come l'automotive e le infrastrutture, come già fanno Stati Uniti e Cina. Viene infine sollecitata un'applicazione "più coraggiosa degli strumenti di difesa commerciale" per contrastare le pratiche sleali. Al dialogo con von der Leyen hanno partecipato Eurofer, Salzgitter, thyssenkrupp Steel, Tata, Celsa, Arvedi, Stegra, European Aluminium, Espa, GravitHy, Ssab, Aperam, Eurometal.
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