(ANSA) - BRUXELLES, 19 GEN - L'Iraq "è a un bivio", il 2016"può essere l'anno della svolta" che si concretizzerà quandopartirà "la madre di tutte le battaglie, quella per lariconquista di Mosul", ma in un Paese che ospita quasi 250milarifugiati siriani ed ha 1,5 milioni di profughi interni, primadi quel momento "le cose in Iraq possono solo peggiorare": èl'allarme lanciato da Bruno Geddo, rappresentante dell'Unhcr chein Iraq assiste circa 250mila rifugiati siriani e 3,2 milioni disfollati interni. Ci sarà bisogno di "un massiccio interventoumanitario" perché, spiega Geddo, "dopo l'emergenza di Ramadi,ce n'è una più importante a Falluja, dove ci sono ancora tra 50e 200 mila civili intrappolati in città, ma soprattuttol'emergenza sarà a Mosul dove c'è oltre un milione di civili".
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