BRUXELLES - Bene su biodiversità ed emissioni, in calo invece gli indicatori economici dell'Italia legati alla transizione climatica. E' a luci e ombre la fotografia delle prestazioni del nostro Paese per la transizione economica, sociale e ambientale scattata dalla Commissione europea nel suo secondo rapporto annuale dedicato al tema. La Penisola, che si piazza al sedicesimo posto, è nel gruppo di Paesi europei che dal 2011 al 2020 ha fatto progressi maggiori della media Ue (+7% contro +4,9%) e considerati "a transizione forte", ma peggiorano gli indicatori sulla diseguaglianza sociale, la competenza digitale, la solidità delle finanze pubbliche e l'applicazione dello Stato di diritto. Bene le emissioni, che sono calate marcatamente. I progressi fatti sulla situazione della biodiversità (in particolare delle acque dolci), l'impiego di pesticidi per ettaro e la produttività delle risorse sono da leader mondiale.
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