Italia e Finlandia chiedono all'Ue di agire contro la tratta di migranti: "Fare uso migliore delle missioni"

LUSSEMBURGO - "L'uso della migrazione come strumento ibrido di influenza mira all'erosione delle capacità nazionali, della sicurezza, della fiducia e all'alterazione del processo decisionale dei governi presi di mira, dell'Unione Europea e della Nato nel loro complesso: nell'ambito di un approccio europeo comune, l'Italia e la Finlandia desiderano promuovere un'azione dell'Ue per combattere il traffico di migranti e la strumentalizzazione della migrazione". Lo si legge nel non paper presentato oggi da Italia e Finlandia durante il Consiglio Affari esteri che si sta svolgendo a Lussemburgo.

"L'Ue e la Nato dovrebbero sviluppare ulteriormente i loro mezzi di risposta alle minacce ibride, tenendo conto del panorama delle minacce in rapida evoluzione, sulla base degli strumenti e degli orientamenti esistenti, come l'Hybrid Toolbox dell'Ue, entrambe le organizzazioni dovrebbero promuovere un approccio proattivo per identificare modelli e tattiche dei modi in cui la migrazione viene strumentalizzata come parte di una campagna ibrida", si legge ancora. I due Paesi chiedono di "includere la valutazione delle motivazioni, degli obiettivi e delle potenziali combinazioni di mezzi e domini multipli, al fine di rispondere in modo più efficiente, aumentare i costi per gli attori malintenzionati e perseguire i responsabili".

L'Ue e la Nato, continua ancora il testo "dovrebbero utilizzare tutti gli strumenti disponibili in modo flessibile e sviluppare, tra l'altro, capacità di analisi delle situazioni e di valutazione delle minacce, nonché coordinare le comunicazioni strategiche e promuovere misure di resilienza: è importante una stretta cooperazione Ue-Nato, anche attraverso scambi regolari ed esercitazioni congiunte".

"Sulla migrazione è essenziale concludere partenariati strategici tra l'Ue e i Paesi terzi: il memorandum con la Tunisia fornisce un buon modello e sottolineiamo l'importanza di garantirne la piena attuazione", si legge ancora. Roma ed Helsknki ribadiscono poi "la necessità di rafforzare ulteriormente le attività di Frontex ed Europol nella lotta alla migrazione irregolare e al traffico di migranti dispiegando efficacemente l'Agenzia nei Paesi terzi secondo il concetto dell'intera filiera".

"Dobbiamo operare anche attraverso un maggiore sostegno finanziario alla cooperazione operativa Empact in mare e a terra e con i nostri partner al di fuori dell'Ue", si legge ancora. L'Ue, proseguono i due governi, "deve rafforzare un approccio globale alla gestione delle crisi per affrontare le cause profonde dell'instabilità e dell'insicurezza che contribuiscono alla migrazione irregolare: prevenire le partenze irregolari, spesso agevolate da contrabbandieri e trafficanti, contribuisce in modo significativo a migliorare la resilienza del nostro sistema di migrazione e asilo, impedendo al contempo l'uso della migrazione strumentalizzata come strumento ibrido".

"L'Ue dovrebbe fare un uso migliore delle missioni e delle sue operazioni per fornire ai Paesi partner consulenza strategica e sostegno allo sviluppo delle capacità per affrontare la migrazione irregolare: dobbiamo intensificare la cooperazione internazionale per smantellare le reti criminali del traffico di migranti e della tratta di persone e perseguire i responsabili: le missioni civili Ue in Africa, come Eubam Libia e Eucap Sahel Mali, sono strumenti fondamentali anche in questo senso", affermano i due Paesi. "Una politica di rimpatrio efficiente è fondamentale per alleviare la pressione migratoria e scoraggiare i flussi irregolari e il traffico, abbiamo bisogno di un sistema europeo di rimpatri attraverso il quale possiamo garantire che solo coloro che ne hanno il diritto possano rimanere nell'Ue".

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