BRUXELLES - L'Italia è agli ultimi posti (quint'ultima) in Europa nella classifica delle competenze digitali: oltre il 50% della popolazione attiva risulta infatti non esserne dotato. L'indicazione viene dal rapporto presentati oggi dalla Corte dei Conti Ue. Dal documento emerge che nel 2019 più di 75 milioni di cittadini europei in età lavorativa (cioè il 35% del totale) non possedevano competenze digitali di base.
Secondo quanto si legge nel rapporto, il fenomeno è ancora più preoccupante se si tiene conto che, a causa della pandemia, l'uso di strumenti digitali è richiesto per oltre il 90% dei posti di lavoro.
"La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente sottolineato l'importanza delle competenze digitali di base per i cittadini", ha osservato Iliana Ivanova responsabile dell'analisi condotta. Dal 2015 in poi, la Commissione europea ha adottato una serie di misure per migliorare le competenze digitali dei cittadini ma, stando alla Corte dei Conti, l'Italia ha speso solo poco più della metà dei 58 milioni di euro destinati dal Fondo Sociale Europeo alla formazione nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Per il periodo 2021-2027, la Commissione ha stabilito per la prima volta l'obiettivo specifico di aumentare la percentuale di cittadini con competenze digitali di base con l'obiettivo di arrivare al 70% entro il 2025.
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