La Commissione Ue ritira la direttiva sulla responsabilità da intelligenza artificiale

Benifei (Pd): "Scelta deludente, rischio incertezza giuridica"

BRUXELLES - La Commissione europea ha deciso di stralciare dal suo programma di lavoro la direttiva sulla responsabilità da intelligenza artificiale (Ia) proposta nel 2022 per integrare e aggiornare il quadro dell'Ue in materia di responsabilità civile, introducendo per la prima volta norme specifiche per i danni causati dai sistemi di intelligenza artificiale. Palazzo Berlaymont ha giustificato tale decisione sostenendo che "nessun accordo (è) prevedibile".

"La Commissione - si legge ancora - valuterà se presentare un'altra proposta o scegliere un altro tipo di approccio". Il dossier sulla AI liability è rimasto a lungo in stand by in attesa dell'adozione dell'AI Act, la legge europea che disciplina lo sviluppo, l'immissione sul mercato e l'uso dei sistemi di Ia. Un nuovo input era arrivato poi dalla Commissione che aveva aggiornato la sua proposta in linea con l'AI Act approvato in via definitiva nel maggio 2024.

Tormentato il percorso del dossier anche in Consiglio Ue a causa dell'opposizione di un gruppo di Stati membri guidato dalla Francia. La decisione giunge a ridosso delle critiche all'Ue mosse dal vicepresidente Usa, J.D. Vance, in occasione dell'AI Action Summit a Parigi. Vance aveva messo in guardia contro una "regolamentazione eccessiva" del settore che rischia di "uccidere un'industria in pieno sviluppo".

Critico il relatore dell'AI Act del Parlamento europeo, Brando Benifei, che ha definito "una scelta deludente" la decisione della Commissione di ritirare la direttiva. "Un quadro di responsabilità specifico per l'IA era essenziale per garantire che le vittime di danni legati all'IA potessero chiedere un risarcimento e per allineare la responsabilità civile con gli attuali sviluppi tecnologici" ha spiegato l'europarlamentare, avvertendo del rischio di "incertezza giuridica e lacune nella protezione dei cittadini europei" senza un quadro normativo aggiornato.

"Pur criticando la decisione della Commissione il nostro impegno per una regolamentazione dell'Ia che protegga i diritti fondamentali, le imprese e i consumatori rimane invariato", ha aggiunto. "Continueremo a lavorare per garantire che l'Europa non rimanga indietro nell'affrontare le sfide dell'Ia, aumentando l'accesso ai capitali e costruendo più infrastrutture computazionali per rimanere competitiva", ha affermato ancora.

Complessivamente, sono 37 le proposte legislative che l'esecutivo comunitario ha deciso di ritirare anche in risposta a una crescente pressione per semplificare le norme europee e deregolamentare alcuni segmenti dell'economia. 

 

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