OSLO - La Norvegia riconoscerà lo Stato palestinese dal 28 maggio: lo ha detto il primo ministro del Paese, Jonas Gahr Støre. "La Norvegia riconoscerà la Palestina come Stato indipendente e sovrano, con tutti i diritti e gli obblighi che ciò comporta", ha dichiarato il primo ministro, sottolineando il diritto di vivere in pace all'interno dei propri confini e l'obbligo di seguire le risoluzioni Onu in materia.
"La delimitazione territoriale tra lo Stato di Palestina e lo Stato di Israele dovrebbe basarsi sui confini precedenti al 4 giugno 1967, in altre parole sulla linea di demarcazione dell'Accordo di Armistizio del 1949, con Gerusalemme come capitale condivisa", ha precisato il premier, non escludendo la possibilità di eventuali accordi bilaterali per lo scambio di terre tra i due Stati.
Støre ha inoltre condannato l'attacco terroristico del 7 ottobre: "Israele ha il diritto di difendersi nel quadro del diritto internazionale", ha detto, aggiungendo che una soluzione a due Stati sarebbe anche a vantaggio di Israele: "Ciò contribuirà a rendere la regione più pacifica e stabile" ha rimarcato. Da parte sua, il ministro degli Esteri, Espen Barth Eide, ha definito "catastrofici" gli ultimi sviluppi in Medio Oriente: "La fiducia tra le parti è ai minimi storici, questa spirale negativa deve essere invertita; è tempo di pensare a qualcosa di nuovo", ha sottolineato.
L'obbiettivo è quello di ridurre lo squilibrio nel rapporto tra le due parti, "continueremo a lavorare per rafforzare le forze moderate sia in Israele che in Palestina", ha spiegato. Il prossimo appuntamento sarà domenica a Bruxelles, dove Eide insieme a Josep Borrell, Alto Rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e rappresentanti degli Stati membri, terranno un incontro con il nuovo primo ministro palestinese Mohammed Mustafa.
Lunedì invece, sempre a Bruxelles, l'incontro tra i ministri degli Esteri europei e arabi. Martedì sarà poi riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina in Norvegia, Irlanda e Spagna.
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