La Procura del Belgio avvia le perquisizioni all'Eurocamera sul Moscagate

BRUXELLES - La polizia giudiziaria del Belgio ha effettuato questa mattina alcune perquisizioni a Bruxelles e a Strasburgo, rispettivamente nella casa e nell'ufficio di un dipendente del Parlamento europeo, nell'ambito delle indagini sulle possibili ingerenze russe. Lo rende noto la procura federale belga.

A quanto si apprende, a essere finito nel mirino degli inquirenti è un ex assistente dell'eurodeputato tedesco di Alternative fuer Deutschland, Maximilian Krah, che di recente si è dimesso dai vertici del partito dopo le sue frasi sugli ufficiali delle SS che - aveva detto in un'intervista a Repubblica - "non erano tutti criminali". La perquisizione a Bruxelles è avvenuta sia nella residenza dell'assistente, nel quartiere di Schaerbeek, sia presso il suo ufficio al Parlamento europeo, spiega la procura. Allo stesso tempo, viene riferito, "in stretta collaborazione con Eurojust e le autorità giudiziarie francesi", su richiesta del giudice istruttore belga è stata effettuata anche una perquisizione nell'ufficio dello stesso dipendente nei locali dell'Eurocamera a Strasburgo.

Le perquisizioni, evidenzia la procura federale belga, "rientrano nel caso di ingerenza, corruzione passiva e appartenenza a un'organizzazione criminale" con "sospetti di ingerenza russa" emersi alla fine di marzo. Secondo quanto riferito dal premier belga, Alexander De Croo, Mosca avrebbe assoldato "alcuni eurodeputati" per "diffondere la sua propaganda". Una rete d'influenza partita dal sito Voice of Europe, veicolo della disinformazione russa con sede a Praga, oscurato prima dal governo ceco e ora da tutti i Ventisette. Partita dagli 007 di Praga, l'indagine è stata presa in mano dal Belgio e si è allargata anche a Germania, Francia, Polonia, Paesi Bassi e Ungheria. Krah è l'unico eurodeputato finito finora ufficialmente sul registro degli indagati: lo scorso 7 maggio le forze dell'ordine del Belgio avevano perquisito i suoi uffici all'Eurocamera a Bruxelles e quelli dell'assistente Jian Guo.

"Il Parlamento europeo coopera pienamente con le forze dell'ordine e le autorità giudiziarie per assistere il corso della giustizia e continuerà a farlo. È in questo contesto che è stato concesso l'accesso ad un ufficio", comunicano dall'ufficio di presidenza dell'Eurocamera.

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