BRUXELLES - La Commissione Ue ha informato Microsoft della sua opinione preliminare secondo il gigante Usa ha violato le norme antitrust europee vincolando lo strumento per la comunicazione Teams ai prodotti Office 365 e Microsoft 365. Nella comunicazione degli addebiti, ulteriore passo nell'indagine avviata a luglio 2023, constata che Microsoft è dominante a livello mondiale nelle applicazioni di produttività "software as a service" per uso professionale. E richiama il timore che almeno dall'aprile 2019 Microsoft abbia collegato Teams alle sue principali applicazioni Saas, limitando la concorrenza e difendendo la propria posizione di mercato.
La Commissione Ue ricorda di aver avviato il procedimento nel luglio 2023, e che in seguito Microsoft ha introdotto modifiche nel modo in cui distribuisce Teams. In particolare, ha iniziato a offrire alcune suite senza Teams. La Commissione ritiene preliminarmente che questi cambiamenti non siano sufficienti a rispondere alle sue preoccupazioni e che siano necessarie ulteriori modifiche alla condotta di Microsoft per ripristinare la concorrenza. Se, una volta decorso il periodo per cui lasciare a Microsoft la possibilità di difendersi, la Commissione dovesse ravvisare la presenza di prove sufficienti di un'infrazione, può adottare una decisione che vieta il comportamento e infligge un'ammenda fino al 10% del fatturato mondiale annuo dell'impresa. L'esecutivo può inoltre imporre alla società eventuali rimedi proporzionati per porre effettivamente fine alla violazione.
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