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(ANSA) - ROMA, 1 MAR - Giovanni Falcone non considerò "unabbandono" il suo passaggio dalla Procura di Palermo alministero di Giustizia a Roma. Lo dice lo stesso magistratoucciso dalla mafia il 23 maggio 1992. In una sua letterainedita, pubblicata da 'L'Ora' di Palermo, Falcone scriveva:"Sono convinto che il mio posto sia a Palermo, ma ci sonomomenti in cui occorre fare delle scelte e impiegare tutte leenergie possibili per la lotta alla mafia. Mi creda il mio non èun abbandono".
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