STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha approvato le nuove regole sul diritto d'autore. Il via libera dall'aula di Strasburgo all'accordo provvisorio raggiunto a febbraio sulle nuove norme sul rispetto del diritto d'autore in Internet è passato con 348 sì, 274 no e 36 astenuti. Le nuove norme Ue sul copyright, che includono salvaguardie alla libertà di espressione, consentiranno a creatori ed editori di notizie di negoziare con i giganti del web.
Si conclude così il processo legislativo, iniziato nel 2016, per il Parlamento europeo. Spetterà ora agli Stati membri, nelle prossime settimane, dare l'ultimo ok formale.
La direttiva intende garantire che diritti e obblighi del diritto d'autore di lunga data, validi nel mondo offline, si applichino ora anche online. YouTube, Facebook e Google News sono alcune delle piattaforme online che saranno più direttamente interessate dalla nuova legislazione. Queste ultime diventano ora direttamente responsabili dei contenuti caricati sui loro siti. La riforma mira infatti ad aumentare le possibilità dei titolari dei diritti, in particolare musicisti, artisti, creativi ed editori, di negoziare accordi migliori sulla remunerazione derivata dall'utilizzo delle loro opere diffuse sulle piattaforme web. Gli editori di stampa acquisiscono inoltre il diritto di negoziare accordi (che restano facoltativi) sui contenuti editoriali utilizzati dagli aggregatori di notizie. Numerose disposizioni sono poi specificamente concepite per garantire che Internet rimanga uno spazio aperto di libertà di espressione. Per gli utenti di internet, però, tutto resta come prima: non ci sono tasse sui link e gli snippet brevi - ossia le corte frasi di presentazione di un articolo che compaiono per esempio nei feed di notizie di Google o sulle bacheche Facebook - restano fuori dalla tutela dei diritti d'autore. Il caricamento di opere protette per citazioni, critiche, recensioni, caricature, parodie o pastiche è poi stato protetto ancor più di prima, garantendo specificatamente che meme e GIF continuino ad essere disponibili e condivisibili sulle piattaforme online.
La direttiva approvata dal Pe mette fine "all'attuale far-west digitale" stabilendo regole moderne al passo con lo sviluppo delle tecnologie, proteggendo gli autori senza imporre alcun filtro all'upload dei contenuti e prevedendo deroghe chiare per tutelare start-up, micro e piccole imprese. E' quanto sottolinea tra l'altro in una nota il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani dopo il sì a quella che definisce "riforma equilibrata" sul diritto d'autore online.
"Con il voto di oggi il Pe dà il via libera definitivo alla nuova direttiva per la protezione del diritto d'autore" dimostrando "la sua determinazione a proteggere e valorizzare l'inestimabile patrimonio di cultura e creatività europeo. La nostra Unione potrà così beneficiare di regole moderne ed eque per la tutela dei diritti d'autore per il più grande mercato digitale al mondo", osserva Tajani. "Le industrie culturali e creative sono uno dei settori più dinamici dell'economia europea, da cui dipende il 9% del Pil e 12 milioni di posti di lavoro. Senza norme adeguate per proteggere i contenuti europei e garantire un'adeguata remunerazione per il loro utilizzo online, molti di questi posti sarebbero stati a rischio, così come l'indotto". "Il Parlamento ha scelto di mettere fine all'attuale far-west digitale - rileva ancora il presidente del Pe - stabilendo regole moderne e al passo con lo sviluppo delle tecnologie. Queste regole permetteranno di proteggere efficacemente i nostri autori, giornalisti, designer, e tutti gli artisti europei, dai musicisti ai commediografi, dagli scrittori agli stilisti. Fino ad oggi i giganti del web hanno potuto beneficiare dei contenuti creati in Europa pagando tasse irrisorie, trasferendo ingenti guadagni negli Usa o in Cina. Con questa direttiva abbiamo riportato equità e fatto chiarezza, sottoponendo i giganti del web a regole analoghe a quelle a cui devono sottostare tutti gli altri attori economici. Abbiamo fornito ai detentori dei diritti d'autore gli strumenti per concludere accordi con le piattaforme digitali in modo da poter vedere riconosciuti i propri diritti sull'utilizzo del frutto della loro creatività. Abbiamo, inoltre, creato maggiore trasparenza e un meccanismo adeguato per la risoluzione delle controversie". "Garantire ai giornalisti un equo compenso per il loro lavoro era una priorità del Parlamento", sottolinea ancora Tajani. "Con questa riforma assicuriamo una vera libertà di stampa e contrastiamo il fenomeno sempre più diffuso delle fake news, salvaguardando l'indipendenza e la qualità dei media, essenziali per una robusta democrazia. Libertà e responsabilità devono sempre andare insieme. Abbiamo adottato una riforma bilanciata, che non impone alcun filtro all'upload dei contenuti e prevede deroghe chiare per tutelare start-up, micro e piccole imprese. Le regole approvate, ad esempio, non limitano in alcun modo Wikipedia o la libertà di satira, né l'utilizzo di Meme. D'altra parte - conclude il presidente del Pe -le grandi piattaforme digitali avranno più responsabilità riguardo ai contenuti che violano i diritti d'autore e dovranno fare la loro parte per garantire il rispetto delle regole".
Il voto positivo sulla riforma del copyright "è un grande passo avanti" che arriva con "garanzie chiare per la libertà di espressione". Così il vicepresidente della Commissione Ue al mercato digitale e responsabile del dossier Andrus Ansip su Twitter, spiegando che la riforma "elimina la frammentazione" delle regole tra i 28 e dota "per la prima volta" l'Europa di "chiare regole comuni", che includono anche il patrimonio culturale e il data mining. "So che ci sono molti timori su cosa gli utenti possono o non possono fare", ma con le nuove regole, ha assicurato Ansip, "abbiamo garanzie chiare per la libertà di espressione, insegnamento e creatività online" che "gli stati membri devono utilizzare appieno" nella legislazione nazionale.
"Una grande vittoria per la stampa in Italia!". E' il commento del presidente degli editori di giornali europei dell'Enpa Carlo Perrone. "Questo è un voto storico per l'anima e la cultura dell'Europa", ha sottolineato Perrone, con una riforma del copyright che "sarà essenziale per il futuro degli editori di stampa e il giornalismo professionista" dove "gli utenti del web si vedono ora garantito un internet democratico e pluralista".
"Una bella pagina e una grande giornata per la cultura e l'Europa". È questo il primo commento del presidente dell'Associazione Italiana Editori (AIE), Ricardo Franco Levi.
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