Europa
Martedì 11 Febbraio 2025
L'industria dell'automotive in pressing sull'Ue. L'idea di uno sconto sul taglio emissioni
Partono quattro nuovi round di colloqui con Bruxelles
BRUXELLES - Cresce il pressing dell'automotive per scongiurare l'impatto delle multe stabilite dall'Ue, stimate in 16 miliardi di euro, che scatteranno quest'anno per chi non rispetta gli standard di riduzione delle emissioni in vista del divieto di vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. I leader del settore chiedono maggiore flessibilità, proponendo l'applicazione graduale delle regole, con il 90% dei veicoli conformi entro il 2025 e 95% entro il 2026. Si tratterebbe di uno 'sconto' già applicato per i target 2020 e che vincolerebbe la Commissione europea a riaprire il testo di regolamento delle emissioni di CO2, sfruttando la revisione già prevista per il 2026.
L'altra opzione in discussione è l'introduzione di un meccanismo di conformità media per il periodo 2025-2029: questo sistema consentirebbe un calcolo più flessibile della conformità, tenendo conto dell'andamento del mercato e delle sue fluttuazioni, senza modificare gli obiettivi complessivi di riduzione delle emissioni. Inoltre, durante il confronto si valuterà anche il possibile ruolo delle auto ibride plug-in nel facilitare la transizione del settore all'elettrico.
Il confronto con Bruxelles entrerà nel vivo nelle prossime ore: domani e giovedì riprenderanno i round tematici dei vertici delle major dell'auto con i commissari Ue al Clima e al Lavoro, Wopke Hoekstra e Roxana Minzatu. La prossima settimana sarà la volta dei vicepresidenti della Commissione europea con deleghe per la Tecnologia e l'Industria, Henna Virkkunen e Stéphane Séjourné. Ancora non confermato, ma probabile, un quinto incontro con il commissario Ue per i Trasporti, il greco Apostolos Tzitzikostas, incaricato da von der Leyen di presentare il piano ad hoc per l'automotive il 5 marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA