BRUXELLES - La Commissione europea nominerà un coordinatore per la gestione della solidarietà nel quadro del Patto Ue per le migrazioni e l'asilo. Lo ha annunciato la commissaria Ue per gli affari interni, Ylva Johansson, in audizione in commissione libertà civili e affari interni (Libe) del Parlamento europeo, precisando che l'esecutivo riunirà i rappresentanti degli Stati in un Forum della solidarietà a livello tecnico. "Nessuno Stato membro sarà lasciato solo sotto pressione", ha assicurato, ricordando che il meccanismo della solidarietà "una delle pietre miliari del nuovo sistema: solidarietà e responsabilità sono due facce della stessa medaglia e" nel nuovo Patto è "chiaro che se uno Stato membro non fa ciò che è obbligato a fare in materia di responsabilità, non potrà beneficiare della solidarietà. Quindi questi aspetti sono legati l'uno all'altro e devono essere rispettati".
"La dimensione esterna non è formalmente parte del Patto Ue sulle migrazioni e l'asilo, dunque non è obbligatoria all'interno dei piani nazionali di attuazione", ma la Commissione europea "incoraggia gli Stati membri a inserirla, perché, come tutti sapete, il modo in cui lavoriamo con i nostri vicini e con i nostri partner esterni è fondamentale per la gestione della migrazione", ha aggiunto. "Stiamo facendo buoni progressi in questo momento: i rimpatri sono in aumento, la domanda di rimpatri volontari è in aumento, ma c'è ancora molto da fare", ha sottolineato, indicando che "la collaborazione con i nostri partner esterni è importante per combattere il traffico di migranti nei rimpatri".
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