![](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2016/6/9/photos/cache/mafia-martelli-io-e-scotti-rimossi_e2209c08-2e29-11e6-a3e2-3569f562ba0c_v3_large_libera.jpg)
(ANSA) - PALERMO, 09 GIU - "Io e Scotti fummo rimossi perchéavevamo esagerato". Lo ha detto l'ex ministro della GiustiziaClaudio Martelli, che sta deponendo al processo sulla trattativaStato-mafia, spiegando la decisione di spostare lui e VincenzoScotti dai dicasteri della Giustizia e del Viminale a luglio del1992. "Io mi impuntai", ha detto ricordando il suo rifiuto dilasciare via Arenula. Secondo il teste c'era una chiara intenzione politica dipunire l'azione antimafia sua e di Scotti: lo scioglimento didiversi Comuni, alla legislazione antiracket, a quella suipentiti. Il particolare confermerebbe i sospetti dei magistratiche vedono al cambio al vertice del Viminale non una semplicedecisione politica ma un segnale lanciato dallo Stato a Cosanostra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA