(ANSA) - MATERA, 4 OTT - "'Or tu chi se', che vuo' sedere ascranna, per giudicar di lungi mille miglia con la veduta cortad'una spanna?' Questa terzina dell'Inferno si riferiva al reCapaneo, simbolo della superbia. Evidentemente Dante descrivevacosì anche lo spirito di qualche abitante della sua città, cheoggi non ha la lucidità di comprendere la complessità dellasituazione economica e sociale del nostro paese". Così MarioMauro sul palco della convention dei Popolari per l'Italia aMatera.
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