(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Si può mettere mano a una pistolacontro malasanità e assicurazioni? Questo atto estremo,desiderato spesso di fronte a burocrazia e corruzione, diventafiction in Un mostro dalle mille teste di Rodrigo Plá, già alFestival di Venezia nel 2015 nella sezione Orizzonti e ora dal 3novembre in sala con ClubCine distribuzione. A prendere la pistola è una donna comune, apparentemente epaziente, come Sonia Bonet (Jana Raluy), madre di un figlioadolescente Dario (Sebastian Aguirre Boëda), che quando siaccorge che la sua compagnia di assicurazione, con la complicitàdel sistema sanitario, nega al marito malato di cancro le curecostose che potrebbero forse salvarlo, perde il controllo.Perché come si legge nelle note di regia: ''Un animale chesoffre non piange, morde''. Vittime di questa donna tutta lafiliera burocratica e connivente che va dai medici, che hannopreso in cura il marito, fino ovviamente all'assicurazione chedovrebbe coprire le spese.
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