BRUXELLES - Sulla migrazione abbiamo messo in campo "un'iniziativa nazionale austriaca, quindi non un'iniziativa della presidenza di turno dell'Ue. Si tratta di un lavoro in coordinamento con un gruppo di altri Paesi dell'Ue, tra cui Danimarca ed altri, affinché i migranti trovino protezione fuori dall'Europa. Così potranno avere protezione se necessario, ma non avranno possibilità di scegliere il Paese a loro più congeniale, per presentare la loro richiesta d'asilo". Così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in una conferenza stampa congiunta col presidente della commissione europea Jean Claude Juncker, in vista dell'avvio della presidenza di turno, dal primo luglio.
"Si tratta di un piccolo gruppo di Stati membri. I contatti sono in corso, e stiamo cercando di trovare una soluzione di buon senso. Abbiamo già fatto dei progressi, e vi faremo sapere quando ci sarà il risultato finale", ha detto. "Conoscete il mio approccio - ha aggiunto - i migranti arrivano in Europa attraversando diversi Paesi, e possono presentare una richiesta d'asilo in quello di loro preferenza, ma secondo me, questo non è il giusto approccio".
Se al vertice dei leader Ue di fine giugno "non ci sarà una soluzione" sulla questione migratoria, come presidenza di turno austriaca "lavoreremo al dossier, e continueremo a farlo il 20 settembre, al vertice informale dei capi di stato e di governo a Salisburgo, dove ci concentreremo sulla protezione delle frontiere esterne". "Ci saranno discussioni agitate sulle" ripartizioni "delle quote di migranti, ma sulle frontiere esterne siamo d'accordo - sottolinea -. Dobbiamo approfittare di questa occasione per dotare Frontex di un mandato politico più forte, e garantire che i flussi migratori verso l'Europa siano ridotti, mettendo fine alle morti nel Mediterraneo". "Serve più stabilità e ordine in Ue, affinché non ci siano frontiere interne" ma "frontiere esterne adeguatamente protette. L'Europa che protegge sarà il motto della nostra presidenza di turno", annuncia. "La protezione è una questione chiave" in Europa - osserva - per dare "stabilità, e ordine, anche nell'ottica della crisi dei migranti".
Commentando l'iniziativa dell'Austria e di altri Paesi Ue Juncker ha spiegato: "Non sta a me rifiutare l'iniziativa". "In generale, quando si tratta di migranti e profughi occorre trovare l'unanimità, occorre muoversi gli uni verso gli altri, non c'è punto nel seguire dogmi. Penso che parleremo della questione in modo franco e determinato tra capi stato e di governo dell'Unione".
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