(ANSA) - LIVORNO, 8 APR - I familiari delle vittime l'hannochiamata anche l''Ustica del mare': nessun colpevole, tantimisteri. Di certo è la più grande tragedia della marinamercantile italiana: 140 morti tra passeggeri e membridell'equipaggio, un solo sopravvissuto, il mozzo AlessioBertrand. Domenica saranno 25 anni dal disastro del Moby Prince,il traghetto che alle 22:03 del 10 aprile 1991 partì da Livornoper Olbia. Meno di mezz'ora dopo, quando ancora era in rada, lacollisione con la petroliera Agip Abruzzo, la prima navesoccorsa, nessuna vittima. Per quasi un'ora invece nessuno siaccorse che il Moby era alla deriva avvolto dalle fiamme. Daltraghetto fu lanciato il may day ma alla sala radio dellacapitaneria di porto di Livorno arrivò un segnale debolissimo:non fu sentito. Errore umano e nebbia, le cause del disastro perle inchieste della magistratura. Una 'verità' che non ha maiaccontentato i familiari che ora si aggrappano alla commissioneparlamentare d'inchiesta, istituita l'anno scorso, per otteneregiustizia.
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